venerdì, maggio 25, 2007

Il bello del Perdersi

Settimana intensa piena di novità e nuovi personaggi, buoni e cattivi, di strada e di casa, di passaggio da "Via Faentina" o semistabili, vagine volanti e dj alla bona, ma divertenti.
Fermento è la parola giusta.

Oggi mentre aspettavo un autobus che non arriva mai, ho assistito ad una scena interessante, non sanno che si perdono quelli che aggeggiano con il lettore mp3 e si estraneano dal micromondo dell'autobus.
Si sa, la tecnologia ormai fa parte del quotidiano e meglio ancora sappiamo che le nuove generazioni sembrano non potersene separare, mentre tra quelle più datate c'è ancora qualche scettico. Ebbene genitore e figlio discutevano, il primo brizzolato, piedi piatti, camminava sicuro dietro Santa Maria Novella di fianco all'altro, un adolescente occhialuto e gracile ma abbastanza incazzato che osannava i vantaggi dati dal navigatore satellitare. Il padre invece, povero illuso cercava di instillare nel figlio un minimo di fiducia nell'uomo, la madre, come quasi tutte le madri, bilanciava. L'ultima frase che ho sentito è stata "che cazzo ci fai con i' to-tomm, ma un'è meglio se tu le impari te le strade, con la tu testa".
A proposito di fiducia nell'uomo, quando sento parlare di questo argomento mi viene sempre in mente un film in cui il protagonista dice "Non bisogna mai smettere di avere fiducia negli uomini, il giorno che accadrà sarà un giorno sbagliato."
Certo il quotidiano ce ne dà la prova di questa mancanza di fiducia negli uomini e la tv amplifica e inventa, costruisce un marchingegno assurdo, e noi finiamo poi, paradossalmente, col dare fiducia a lei.
La mia visione del mondo cozza totalemente con quella della mia amica Marta secondo la quale nessuno è antipatico, nessuno è stupido, nessuno è incapace, si tratta solo di diversità e variabili, invece io penso che l'80% della popolazione non capisca un cazzo e apra la bocca per fare ginnastica, per contrastare la sedentarietà, e che tutti, a volte, siamo delle palle paurose, siamo banali, scemi, incapaci. Però questo non vuol dire che se una persona si siede accanto a me e ha voglia di parlare io per partito preso non apra bocca, anzi, muovendosi, viaggiando si fanno gli incontri più disparati, conosci un' insegnante romana che dalla scuola pubblica passa ad insegnare a sollicciano, un italo-inglese che scrive su "aam terra nuova", conosci una pazzoide livornese che ti tira fuori tutto il progetto della sua futura casa, un ragazzo di San Francisco che ti chiede di accompagnarlo a lucca a fare foto, visioni del mondo simili alle tue o completamente diverse.

Ma allora l'ipod me lo compro, (secondo voi?!) ?!