sabato, giugno 30, 2007

Diaframma


Che dire? Venerdì sera bislacco. Ero quasi decisa a restare a casa, poi mi sono ricordata che a Prato suonavano i Diaframma e mi sono galvanizzata un po'.
Ore 23,00 scendiamo dalla macchina e nel parcheggio stracolmo aleggia "siberia" (che bello ^^)
Arriviamo davanti al palco, buio intorno: una baracchina che vende non so cosa, un gelataio, il banco-bar e una pseudocucina, il tutto di una tristezza assurda.
Scatto qualche foto e sono tutta contenta perché anche se il posto non è granché e ci sono quattro gatti, federico fiumani è splendido come sempre e voglio godermi il concerto.

PECCATO che era la penultima canzone quella! E siamo arrivati tardi, oppure loro sono arrivati troppo presto...Nel giro di una quindicina di minuti tutta la mia voglia di divertirmi è svanita e mi sono ritrovata con una birra in mano vicina a fiumani, con la vaga intenzione di abbracciarlo e frignare come una bimba.

Vabeh, sarà per la prossima volta...

mercoledì, giugno 20, 2007

OH NO! JOHN! Il mistero in uno sticker



Spesso vi sarà capitato di vedere uno di questi adesivi appiccicati qua e là per le strade. Firenze ne è invasa, sono ovunque: sui cartelli stradali, fermate dell'autobus, bagni, pensiline dell'ataf, muri...
In breve un fenomeno ritenuto insolito si è trasformato in una vera e propria operazione di marketing, una trovata pubblicitaria assolutamente inconsueta priva delle solite curve siliconate o pettorali unti da palestrato.
Le origini sono vaghe, su internet girano un sacco di versioni. Le fonti più attendibili inquadrano l’adesivo come made in Florence, ma sulla questione del come e perché è nato l’atmosfera si fa più nebulosa.

Gli ideatori conosciuti come Sancho e Tony sono due ragazzi che, dicono, per gioco hanno dato vita a quest’azione di “guerrilla marketing” ripresa niente meno che da un fumetto.
Da subito hanno catturato la curiosità della gente e dato vita ad un meccanismo di ricerca del suo significato che è stato costruito pian piano proprio con l’interesse delle persone e si è concretizzato con la vendita dei prodotti firmati OH NO! JOHN!
I più scettici sostengono che sia frutto di precisi calcoli e probabilmente è così.
Il fatto che abbia avuto successo non significa che potrà accadere nuovamente, magari con un altro brand. Intanto però la gente parla, si incuriosisce, vuole l’esclusiva, cerca significati che ovviamente non ci sono e l’insoddisfazione viene colmata con l’acquisto di una t-shirt del marchio in questione. “E’ vero non ha senso, ma almeno sono trendy”