lunedì, maggio 08, 2006

Cesoie - esperimenti


La stradina entrava silenziosa nella campagna sonnolenta;fiancheggiava l'argine di un fiumiciattolo vuoto di gracidare di rane, ma colmo di riflessi e balenanti intermittenze di lucciole.

Era da pochi minuti il primo giorno d'estate.I fari delle rare auto che scorrevano sull'asfalto consumato e appiccicoso, illuminavano i bordi della strada sui quali si dipanavano, in un incessante susseguirsi di forme e tonalità, oggetti gettati senza cura dai finestrini delle macchine in corsa: pacchetti di sigarette vuoti,chewing-gum rinsecchiti,carte di caramelle,preservativi usati, bottiglie di vetro, lattine, tappi di alluminio,sacchetti di plastica che restavano impigliati nelle gomme,palline di polistirolo che saltellavano nel buio come perle schiccolate da una collana.
I fasci d'erba, di un verde brillante, si inchinavano ad ogni passaggio di ruote e ondeggiavano per minuti in un eco visivo ipnotico.Le lucciole gelose del proprio brillare fluttuavano lontano dagli abbaglianti sporchi di insetti morti e smog.Superato il piccolo ponte, si poteva già vedere in lontananza l'insegna dell'autolavaggio.Di giorno, si leggevano bene le lettere, ma di notte erano illuminate da un neon blu solo la "v", la "A", la "G" e la "O" per conferma a qualche solitario automobilista che ascoltando una canzone triste nella sua scatola di lamiera e vetro di avviava verso un dove lontano come l'orizzonte.

2 commenti:

letz ha detto...

presto ti illuminerò.
Tu però illuminami circa il /i tuo/toui blog.

letz ha detto...

si si attendi, ma non mi metter fretta.