sabato, luglio 01, 2006

Spugne di cemento, magnolie e sangue

music theme: INTERIOR SONG
mood: distract


I muri sono pezzi di storia, spugne di cemento. Per un motivo stupido, o meglio dimenticanza, mi ritrovo accasciata sulle scale di casa-Albeggia- Fuori ogni cosa è avvolta dalla nebbia ed è talmente umido che H2O straborda dal cielo e cade giù sugli ulivi, sulle ragnatele, su capelli troppo lunghi che sanno di salmastro, su pelli troppo aride perché si distendano.

Amo questo muro, anche per le volte in cui sono scivolata e mi ha strappato via qualche centimetro di cute. E' un muro bianco e ruvido, piendo di intersizi, poroso...se ci appoggi il palmo della mano lo senti quasi respiare. Ha ingoiato tutto, lo ha intrappolato divenendo sempre più sporco.



Ha assorbito urla, risate, insulti, lacrime, musica grunge e ritornelli canticchiati con le matite colorate tra le dita, fumo di sigarette rollate da dita che non trovano posa, ha ingurgitato sangue, gas e il profumo delle magnolie, l'eco di supertele che rimbalzano sull'asfalto, l'aroma stucchevole delle big bubble panna e fragola. Dentro quel cemento si sono incuneati giorni che sembrano gli ultimi, l'eccitazione puberale, lo smog da un po' di tempo a questa parte.

Vorrei che mi raschiasse via cosa so che nessuno vuole, ma forse chiedo troppo.
Mi limito a far scorrere le dita sulla sulla superficie, e sentire tutto ciò aggrovigliarsi alle impronte digitali.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ruvidità che porta via il superfluo...ruvidità,come le mani sulla pelle liscia che portano via le sensazioni e ne creano altre

letz ha detto...

esatto, sovrascrivere, sovrapporre e dissolvenze incrociate