giovedì, settembre 21, 2006

Novoli - ominidi

Mi decido, entro nell' ascensore e premo due. La porta si chiude e si riapre qualche secondo dopo; cerco un posto tranquillo per studiare, vicino alla finestra, possibilmente.
Mica per il panorama, dato da tre forse quattro gru, lo scheletro di una palazzina in costruzione e il cratere del futuro parco San Donato, ottimo covo per le zanzare tigre, per adesso.
Per una stupida sensazione di sicurezza, io guardo-tu non vedi, la garanzia che da lassù nessuno ti può attaccare.
Studio per due orette, finché non fermo gli occhi sulla parola "ominide" distratta dalla voce di un uomo che urla che "In Biblioteca i cellulari devono essere spenti".
Ci sono due o tre ragazzi che rispondono qualcosa che non riesco a capire, ma lui continua con ancora più fervore:
"Qui.." dice "non si può t-e-l-e-f-o-n-a-r-e" I ragazzi borbottano...
"Lo volete capire che qui c'è gente che studia e che disturbate se vi mettete a parlare al telefono!!" sempre urlando...
La cosa pare finita, i ragazzi se ne vanno e io continuo a leggere come comunicava l'uomo primitivo... Tre minuti esatti e l'ominide riappare con un carrellino pieno di libri e sospettoso chiede se devono telefonare a tutti quelli che passano con il cellulare in mano.
Dopo una trentina di secondi riparte, il ragazzo davanti a me lo guarda malissimo, ma l'altro non lo vede perché è girato di spalle, di fronte alle fotocopiatrici.
"Il regolamento della biblioteca lo conoscete, qui dentro non si può usare il cellulare!" Sembra che si impegni in un monologo, perché non vedo e non sento gli interlocutori, né tantomeno suonerie.
Alla fine prende il suo cazzo (ho scritto cazzo) di carrellino e sparisce nell'ascensore, era l'ora.




Poi mi è venuto in mente che avevo letto questo:
In un piccolo tempio sperduto su una montagna, quattro monaci erano in meditazione. Avevano deciso di fare una sesshin1 di assoluto silenzio.La prima sera la candela si spense e la stanza piombò in una profonda oscurità.
Sussurrò un monaco: " Si è spenta la candela! ".
Il secondo rispose: " Non devi parlare, e una sesshin di silenzio totale ".
Il terzo aggiunse: " Perché parlate? Dobbiamo tacere, rimanere in perfetto silenzio!".
Il quarto, il responsabile della sesshin, concluse: " Siete tutti stolti e malvagi, solo io non ho parlato! ".

7 commenti:

Ray Banhoff ha detto...

psicodramma universitario

Anonimo ha detto...

...dimmi che aula studio è,farò in modo di non capitarci mai....
zenith_px

letz ha detto...

no see, guarda ti perderesti delle scene. :)
Comunuqe ero in Biblioteca, meglio conosciuta come D10
Ma frequenti a novoli anche te?

Anonimo ha detto...

no nn frequento novoli,ma da come avevi descritto la scena volevo sincerarmi di non capitarci mai :D o dici che potrebbe essere antropologicamente interessante?naturalmente quando uno nn è proprio sotto esame...:)
zenith_px

letz ha detto...

beh io credo sia interessante sai...comunque se passi in biblioteca evita di tenere il cellulare in mano :D

Anonimo ha detto...

Credo andrò a giro per bibliche con un telefono (fisso..sradicato da qualche festa mondana a cui non ero invitato...) sorridendo a chiunque spinga un carrello..

Anonimo ha detto...

beh, io ci vado ogni tanto in biblioteca a novoli e mi sembra che ci sia sempre casino. chi parla col vicino, chi al cellulare... ;-)