mercoledì, aprile 26, 2006

Il Silenzio

music theme: la ventola del computer
mood: insonne e sorridente


Nomi che tornano, parole che ruotano. Cinema, Fotografia. Come Venere per i pescatori, punti fermi nella notte.
[E' come rovesciare quelle sfere di vetro natalizie, con dentro la neve che fluttua da un fondo all'altro.
(Chissà come sarebbe vedere la neve cadere sul fondo del mare...)]
Firenze di Note.
L' Arno scuro come inchiostro, liscio, liquido, denso. Tante piccole luci che galleggiano come stelle sulla superficie, mulinelli e onde che non riescono a ingoiarle. Tremano al limite, si deformano e danzano, ma non scompaiono.
Galleggiamo sulla strada. In lontananza un luna park spento. E le foglie degli alberi così ferme che sembrano dipinte.
"Non c' è cosa più triste di un luna park spento"
L'aria è umida e dolce. Il rumore della cascata, dell'acqua contro l' acqua aumenta man mano che ci avviciniamo.
L' acqua porta via tutto, distrugge, infrange, sradica e opprime, toglie ma dona, nutre, erge, rafforza e purifica. Anche.
Dà la vita con la stessa generosità con cui la toglie.
Il rumore è fortissimo. Avanzi fino al bordo, al margine terra-fiume. Potresti cadere sai? A volte si ignorano le possibilità sai? Il rumore copre tutto, un fiume invisibile ti avvolge le orecchie, la testa i capelli, le dita, ti culla.
Spesso le cose prendono vita dal loro opposto.
Il Silenzio nasce dal Rumore. Il silenzio è fatto di rumori, il rumore di silenzi.
Guardo per terra e mi accendo una sigaretta, scatto qualche foto.
Lui è a qualche metro da te e cerca l'equilibro per uno scatto, un mezzo sorriso ti dondola sulla bocca.
Ti piace vedere la gente immersa nelle proprie passioni, luccica.
Lo sai.
Sorrido,
stasera non mi sento un luna park spento.
.
.
.
.
.
.
Stasera non mi sento,
un luna park spento.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

mi piace come figuri con le parole.
lo capirebbe anche chi non c'era.
E chi non capisce, non capisce, e sta bene dove è.

letz ha detto...

chi non capisce non mi interessa.
ci siamo capiti